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Serata Wine Fitness, Vernaccia di San Gimignano
Nuovo appuntamento Wine Fitness, la palestra dei sensi degli Enodegustatori Campani, questa volta dedicato alla Vernaccia di San Gimignano.
SAN GIMIGNANO
Borgo murato, ornato da 14 torri, San Gimignano è posta su una collina che domina la Val D’Elsa, in quello che si può definire il vero e proprio cuore della Toscana. La sua spiccata natura di crocevia dei commerci aveva reso San Gimignano un centro molto ricco sin dal Duecento, con nove hospitatores per i mercanti che la frequentavano.
Il paese visse fino alla metà del Trecento una stagione di ricchezza economica e artistica, grazie anche ai mercanti e ai pellegrini che percorrevano la via Francigena che attraversava questo splendido borgo e che ancora oggi lo divide in due parti.
In questo periodo florido, le ricche famiglie di San Gimignano arrivarono a costruire ben 72 torri, facendo a gara a chi costruiva la torre più alta, come simbolo del loro benessere e potere. Esclusa da questa gara la Torre comunale, detta la Rognosa, che per decreto municipale doveva rimanere la più elevata.
Dichiarato Patrimonio dell'Umanità dall' UNESCO nel 1990, San Gimignano è una delle piccole perle della provincia senese ed offre anche ottimi prodotti locali come lo zafferano e il famoso vino bianco chiamato Vernaccia di San Gimignano.
IL TERRITORIO
Il Comune di San Gimignano ha una superficie di 12.500 ettari, dei quali 5.600 sono destinati a produzioni agricole, in particolare vite, olivo e cereali. Si tratta di un territorio interamente collinare collocato tra i 200 ed i 400 m s.l.m.
San Gimignano si trova in un’area caratterizzata da un clima mediterraneo con estati piuttosto siccitose, inverni non particolarmente rigidi e piovosità concentrate in due periodi, aprile/maggio e novembre. Le temperature variano dai -5°C ai +37°C. La zona beneficia in tutti i periodi dell’anno di una buona ventilazione, rari sono gli episodi di nebbia.
IL SUOLO
I terreni destinati alla produzione vitivinicola sono quelli formatisi sui depositi pliocenici marini e costituiti da sabbie gialle (tufo) ed argille. Inoltre, sono terreni fortemente caratterizzati dalla presenza di sabbia e quasi privi di scheletro, incoerenti, favorevoli quindi alla penetrazione delle radici delle piante. Sono generalmente poveri di sostanza organica e grazie alla sabbia risultano ben drenati. Ed è proprio la sabbia gialla, il tufo, l’elemento che caratterizza i vini che ne derivano grazie alla sapidità che gli conferisce.
Le colline di San Gimignano presentano esposizioni, altitudini, composizioni del suolo e disponibilità idriche variabili. Le molteplici combinazioni di questi singoli fattori determinano, anche su un’area così piccola, un’incidenza significativa sulle caratteristiche dei vini che vi si producono, accentuandone a seconda dei casi i caratteri fruttati oppure quelli minerali o la sapidità del gusto.
IL VITIGNO
La superficie del territorio destinata a vigneto è di 1.900 ettari dei quali 720 destinati alla produzione di Vernaccia di San Gimignano e 450 destinati alla produzione di San Gimignano DOC. La restante superficie viticola è dedicata alla produzione di Chianti, Chianti Colli Senesi e a IGT Toscana.
La Vernaccia di San Gimignano è un vitigno storico toscano, conosciuto fin dal 1200, tanto che anche Dante lo cita nella sua Divina Commedia quando aggirandosi tra i golosi del Purgatorio, incontra Papa Martino IV reo di essere stato vinto troppo spesso dalla voglia di Vernaccia.
Il suo nome, come per le altre Vernacce, potrebbe provenire dal latino “ver“, Primavera, oppure da “vitis vernacula“, ossia “vite di casa”.
La Vernaccia di San Gimignano ha grandi grappoli a forma piramidale lunga, talvolta alati, con densità mediamente compatte e acini medi, rotondi, molto pruinosi con bucce spesse e ambrate con il sole. La sua produzione è costante e abbondante.
Le foglie, di grandezza media, crescono a forma circolare o pentagonale e sono trilobate, cioè sono caratterizzate da 3 estremità separate dette appunto “lobi”.
IL VINO
Il vino che si produce da questo nobile vitigno è un vino pregiato: la sua zona di produzione è molto ristretta, caratteristica della sua esclusività, e coincide con il territorio del Comune di San Gimignano sin dalle sue origini, databili, come già detto, intorno al 1200.
Si tratta di uno dei migliori vini bianchi italiani, conosciuto in tutto il mondo. La vernaccia è stata tra i primi vini italiani a fregiarsi del titolo di prodotto a Denominazione d’Origine Controllata (D.O.C.) nel 1966 e nel 1993 ha ottenuto il marchio D.O.C.G che ne garantisce ulteriormente la provenienza.
La Vernaccia è in genere un vino sapido, strutturato, deciso e con un sontuoso bouquet. I vini giovani sono beverini, ma quelli più strutturati che invecchiano per qualche anno, riescono a sviluppare una bella complessità.
Le bottiglie in degustazione:
VERNACCIA DI SAN GIMIGNANO SELVABIANCA IL COLOMBAIO DI SANTA CHIARA 2019 - Bella giovane e fresca, naso fruttato, floreale ed erbaceo, bocca fresca e sapida.
VERNACCIA DI SAN GIMIGNANO FIORE MONTENIDOLI 2018 - Rispetto alla precedente qui il naso vira verso sentori minerali e anche la bocca diventa più sapida per un sorso davvero “saporito”.
SONO MONTENIDOLI CARATO VERNACCIA DI SAN GIMIGNANO 2016 - Qui il naso si arricchisce di note speziate dolci e nuances di erbe aromatiche. Il sorso è rotondo e avvolgente, agrumato, speziato, sapido e molto persistente.
PANIZZI VERNACCIA DI SAN GIMIGNANO RISERVA 2015 - Naso ampio ed elegante, fiori gialli, note agrumate, note vanigliate e sentori minerali di pietra focaia. Sorso di carattere, complesso e concentrato, sapido e di lunga persistenza.
VERNACCIA DI SAN GIMIGNANO PRIMA LUCE CAPPELLA SANT ANDREA 2017 - Anche se servito ad una temperatura di circa 15°, delude un pò al naso dove i profumi di scorzetta d'arancia e fiori di acacia sono appena sussurrati. Molto meglio in bocca dove freschezza e sapidità la fanno da padrona.